le sedi
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE
Piazzale V. Tecchio n. 80
Sede delle sessioni del XVI Convegno AITEM
Una delle sedi ormai “storiche” (insieme a quella di via Claudio), entrata in funzione tra fine anni Sessanta e primi anni Settanta. Sebbene frutto anche di significativi apporti di collaborazione, il complesso si deve soprattutto ed essenzialmente a Luigi Cosenza (1905-1984), «una delle poche figure non provinciali nel panorama della cultura della città», e a parere di molti resta, con alcune ipotesi di piano per Napoli, fra le testimonianze più importanti del suo impegno civile e di quell’«entusiasmo morale che fu la sostanza della sua vita di grande intellettuale napoletano e della sua opera d’urbanista e architetto moderno».
REAL MUSEO MINERALOGICO DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
Via Mezzocannone n. 8
Sede del Cocktail di benvenuto
Nel centro storico di Napoli, in un magnifico palazzo cinquecentesco, Collegio Massimo dei Gesuiti fino al 1767, più di 200 anni fa Ferdinando IV di Borbone istituì il Real Museo Mineralogico per promuovere lo studio della mineralogia. Come sede fu scelta la prestigiosa biblioteca del Collegio e nell’aprile del 1801 il museo fu inaugurato. Da quei primi anni dell’Ottocento tante vicende storiche hanno interessato il Museo: l’arrivo dei francesi che per circa dieci anni governarono nel Regno di Napoli migliorando quanto iniziato dai Borbone, la nomina a Direttore nel 1844 del mineralogista Arcangelo Scacchi che trasformò il Museo da importante istituzione locale a istituzione di livello europeo, al declino legato ai pochi investimenti e a calamità naturali, alla rinascita degli ultimi trent’anni che ha riportato il Real Museo Mineralogico ad occupare un posto di primo piano tra i musei scientifici italiani ed esteri.
https://www.museiscienzenaturaliefisiche.it/it/musei/real-museo-mineralogico.html
MUSEO NAZIONALE FERROVIARIO DI PIETRARSA
Via Pietrarsa snc
Sede della Cena sociale
In questo luogo è nata la storia delle ferrovie italiane. Il 3 ottobre 1839, nel Regno delle Due Sicilie, veniva inaugurata la prima strada ferrata d’Italia. Era lunga 7.411 metri e congiungeva Napoli a Portici, sulla stessa direttrice della linea Napoli-Salerno, che oggi costeggia l’area del Museo. Adagiato tra il mare e il Vesuvio con una spettacolare vista sul Golfo di Napoli, il sito rappresenta un unicum in Italia, sia per la ricchezza dei materiali conservati, sia per il fascino della sede. Si estende su un’area di 36.000 metri quadrati, di cui una parte è occupata da un meraviglioso giardino botanico con piante proveniente da tutto il mondo.
https://www.fondazionefs.it/content/fondazionefs/it/esplora-il-museo/visita-pietrarsa.html